sabato 19 novembre 2016

Westworld - Episodio 2 (Spoiler Alert)

"Chestnut"


Immagino cominciate a essere stanchi di sentirvelo ripetere a ogni occasione, ma siccome sono testardo torno a ricordarvi pedissequamente che questo post ricco di spoiler è il seguito di una prima parte priva di qualsiasi anticipazione, che potete leggere comodamente cliccando qui.

L'episodio sia apre con Dolores proprio come il precedente, e allo stesso modo ci mostra una scena che non ci è subito di facile interpretazione.
Se avete letto la prima parte di questa recensione sapete già che arrivato alla fine avevo più domande di quante ne potessi contare, e questo trend ormai familiare inizia fin dal primo minuto. Di chi è la voce nella testa di Dolores? È qualche ricordo lontano riaffiorato grazie al recente aggiornamento? Allora perché lei reagisce obbedendo quasi in trance a quei comandi? Chi siamo, dove siamo, ma soprattutto perché?

Prima di seguire l'esempio di Doc Brown e prendere in considerazione l'idea di mandare tutto all'aria per dedicarci all'altro grande mistero dell'universo, l'episodio pensa bene di elargire un po' di payoff mostrandoci finalmente l'esperienza dal punto di vista di due visitatori a partire dall'arrivo in treno alla stazione di Hogsmeade (qui il link non ve lo metto perché quattro volte nello stesso periodo diventa un po' snervante, comunque è il paesino dove fa capolinea l'Espresso per Hogwarts).
Seguiamo così la prima visita del poco convinto William, che ci mostra come appare lo straordinario mondo di Westworld a un nuovo arrivato. Accompagnato da una sorta di cognato/amico/psicopatico (che non so perché mi ricorda un incrocio tra Dorian Grey e il principe Caspian), il nostro eroe fa il suo ingresso nel resort con occhi sbarrati come solo chi è stato in un parco Disney può davvero capire.

Nel frattempo Elsie, direttamente dal reparto di Bernard, sembra ossessionata dalla crisi avuta da Abernathy (non potete aver già dimenticato l'ormai ex papà di Dolores, su) e vuole indagare a tutti i costi sul suo malfunzionamento, intuendo che dietro ci sia qualcosa di ben più grosso di un semplice glitch. Purtroppo i suoi sforzi vengono nullificati dal suo capo, il quale le proibisce di analizzare ulteriormente le attrazioni venute in contatto con Abernathy, prima fra tutte proprio Dolores. Il caro Bernie infatti sta segretamente portando avanti un progettino tutto suo con la nostra protagonista, la quale periodicamente intrattiene con il ricercatore delle conversazioni che sembrano volte a esplorare le nuove frontiere dell'intelligenza artificiale (ed eccovi un altro bel filone da aggiungere alla lista, spero non abbiate la borsa piena perché siamo solo all'inizio).

Visto che siamo tornati a parlare di Dolores, è tempo di analizzare il suo principale contributo all'episodio, vale a dire il risveglio di un'altra attrazione (la matrona del bordello di nome Maeve) attraverso la criptica frase pronunciatale da suo padre che ha tutta l'aria di una parola d'ordine atta a far germinare un'idea nelle menti artificiali similmente a un innesto di Inception.
In questo modo Maeve inizia a rivivere esperienze passate di precedenti incarnazioni, durante le quali fa capolino anche il nostro uomo in nero altrimenti noto come Ed Harris.
Il tenebroso pistolero continua il suo viaggio alla ricerca del labirinto, un misterioso livello segreto che rappresenta l'ultima sfida per un uomo che ha esplorato Westworld al punto da suscitare l'ammirazione e l'invidia di ogni appassionato di World of Warcraft. Con il suo nuovo compagno di viaggio, Ed trova un altro tassello nascosto tra i dettagli di quel mondo sconfinato e riprende il cammino verso la successiva tappa, non senza averci prima dato dimostrazione di aver raggiunto da tempo il livello 100 e lode.

A queste sottotrame si aggiunge quella della nuova narrativa ideata dallo sceneggiatore, il quale se la vede stroncare da Ford 0.3 secondi dopo aver completato la presentazione. Questa mossa preoccupa l'amministrazione del parco, ancora una volta rappresentata dall'arcigna antagonista di Bernard (la quale però non ne disdegna affatto la compagnia fuori dall'orario di lavoro). Sembra evidente che il piano della donna sia di mandare in pensione ed eventualmente sostituire il signor Ford (va bene, Anthony Hopkins), il quale ha in mente tutta una nuova storia da implementare nel parco. Dai toni usati è evidente che la natura di questo progetto e il suo esito saranno cruciali nello sviluppo della trama, per ora dobbiamo accontentarci di un altro sconfinato alone di mistero.

Ed è proprio su queste note che si chiude l'episodio, non prima di averci mostrato la povera Maeve che, grazie all'input ricevuto, oltre a sgradite reminiscenze sembra aver ottenuto anche la capacità di risvegliarsi nel bel mezzo delle riparazioni. La cosa manda letteralmente ai matti i due tecnici preposti, al punto da permetterle di gironzolare liberamente per la struttura per diversi minuti prima che questi riescano a riacciuffarla e sedarla. Poiché i due credono di aver commesso un errore nel metterla in stand by, decidono di nascondere l'accaduto felici che nessun altro si sia accorto dello sfortunato incidente (esatto, abbiamo fatto la conoscenza dei Rocksteady e Bebop della serie).
Se è vero che stavolta l'episodio si chiude con Ford, la scena iniziale trova nuovamente un suo epilogo nel ritrovamento da parte di Dolores di una pistola seppellita appena nelle vicinanze di casa sua, ritrovamento evidentemente dovuto alle misteriose istruzioni che riecheggiano nella sua mente.
Se volete leggere la recensione del prossimo episodio, cliccate qui.

A presto, e buona visione.

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